
Sentirsi sicuri di sé non è sempre facile: l’autostima può avere alti e bassi e incide profondamente sulla qualità della nostra vita, sia nelle sfide personali che nei rapporti con gli altri.
Sia uomini che donne possono attraversare momenti di insicurezza in cui il proprio valore sembra vacillare. Vediamo allora cos’è esattamente l’autostima, da dove nasce e perché a volte si indebolisce, esaminandone sia gli aspetti personali sia quelli relazionali. Scopriremo anche quali sono i campanelli d’allarme di una bassa autostima e alcuni consigli pratici per rafforzarla.
L’autostima, in termini semplici, è la considerazione che abbiamo di noi stessi e il valore che ci attribuiamo nella vita di tutti i giorni issalute.it. Questa percezione di sé inizia a formarsi fin dall’infanzia ed è influenzata da fattori individuali, familiari e sociali. In particolare, il modo in cui genitori, insegnanti e coetanei ci trattano e ci fanno sentire può rafforzare o minare il nostro senso di valore . Le esperienze positive nei primi anni di vita favoriscono lo sviluppo di un’autostima sana, mentre critiche costanti, aspettative irrealistiche o traumi possono minarla.
La buona notizia è che l’autostima può evolvere nel tempo. Anche se le basi si gettano da piccoli, con esperienze e lavoro su di sé è possibile rafforzarla a qualsiasi età.
Un sano livello di autostima non rende solo più sereni con se stessi, ma influenza positivamente anche il modo in cui ci rapportiamo agli altri. Chi ha una buona stima di sé tende a comunicare in modo assertivo i propri pensieri e bisogni, sa stabilire confini sani e scegliere relazioni basate sul rispetto reciproco.
Al contrario, una bassa autostima può manifestarsi in insicurezze relazionali: ad esempio, c’è chi fatica a dire la propria opinione, teme il giudizio e preferisce compiacere gli altri pur di essere accettato. Nel contesto di coppia o familiare, sentirsi di poco valore può portare a fenomeni come la dipendenza affettiva o a tollerare dinamiche tossiche, convinti di non meritare di meglio. Allo stesso modo, sul lavoro, una persona con autostima fragile potrebbe accontentarsi di meno di ciò che vale davvero, evitare le sfide per paura di fallire o non esprimere il proprio potenziale, ritrovandosi bloccata in situazioni insoddisfacenti.
Avere una bassa considerazione di sé spesso porta a comportamenti o stati d’animo ricorrenti che fungono da campanelli d’allarme. Ecco alcuni segnali tipici di una bassa autostima:
Migliorare l’autostima è un percorso che richiede tempo, ma già da oggi puoi iniziare con piccole azioni quotidiane. Ecco cinque consigli pratici da cui partire:
Se la tua autostima è stata ferita da una relazione difficile, potresti trovare utile questo articolo su come superare un tradimento e ricostruire la fiducia, dove approfondisco i passaggi emotivi per ritrovare chiarezza.
In conclusione, la fiducia in se stessi si costruisce giorno per giorno. Non aver paura di chiedere aiuto quando serve. Se pensi di aver bisogno di un supporto professionale per migliorare la tua autostima, puoi prenotare un appuntamento con la Dott.ssa Barbara Haupt. Insieme lavoreremo per farti ritrovare sicurezza in te stesso e nelle tue relazioni.